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Wedding movie? Se il tuo matrimonio fosse un film, la partecipazione sarebbe il suo trailer

wedding movie

Luci in sala, si abbassano i brusii, parte la colonna sonora in crescendo. Una voce profonda annuncia: “Dagli autori di ‘Ci siamo conosciuti per caso’ e ‘Andiamo a convivere’, arriva la storia d’amore più attesa della stagione”.

Ok, ferma tutto. Non sei su Netflix e non stai guardando l’ultima commedia romantica americana. Sei nel bel mezzo dell’organizzazione del tuo wedding movie personale. E, spoiler alert: ogni grande film ha bisogno di un trailer che spacca. Nel tuo caso, quel trailer è la partecipazione di nozze.

Pensaci: il filmino del matrimonio è bellissimo, ma arriva quando i titoli di coda sono già scorsi e la torta è stata mangiata. La partecipazione, invece? È la prima vera anteprima mondiale del tuo evento. Arriva nelle mani di amici e parenti quando la sceneggiatura è ancora in fase di scrittura, creando quell’hype pazzesco che fa dire a tutti: “Wow, io lì ci devo essere”.

Noi di Pop The Question siamo qui per questo: aiutarti a montare questo “trailer” cartaceo in modo che sia leggero, coerente e, soprattutto, senza drammi da produzione hollywoodiana.

Cos’è davvero un “wedding movie”? (No, non solo Julia Roberts)

Quando cerchi wedding movie o wedding movies su Google, sai già cosa ti aspetta: un’ondata di commedie in cui la sposa scappa, lo sposo arriva a cavallo o la suocera cerca di boicottare le nozze. Sono quei film del matrimonio che conosciamo a memoria, quelli che guardi sul divano col gelato prendendo appunti mentali: “Quell’arco di fiori lo voglio” oppure “Se il mio testimone fa un discorso del genere, lo diseredo”.

Ma il concetto di wedding movie si è evoluto. Oggi parliamo del video reale delle tue nozze. Dimentica le riprese tremolanti dello zio Peppe con la videocamera anni ’90 che zumava sui piatti di pasta. Il moderno filmino del matrimonio è un piccolo capolavoro: videomaker professionisti, droni che sorvolano la location, color correction da cinema e colonne sonore studiate a tavolino. In pratica, tu e la tua dolce metà diventate i protagonisti di un film d’autore.

E se il video sarà il lungometraggio che riguarderete tra vent’anni, la partecipazione di nozze è il teaser che deve convincere il pubblico (i tuoi invitati) a non perdersi la prima visione.

La partecipazione è il trailer: crea suspense, non spoiler!

Se il tuo matrimonio fosse un film, le partecipazioni di matrimonio sarebbero quei due minuti di video che ti fanno venire la pelle d’oca al cinema. Una partecipazione non è solo un pezzo di carta con una data. È il biglietto da visita che urla (con eleganza) lo stile dell’evento: romantico? Urban chic? Boho-selvaggio? Deve accennare alla trama, suggerire il mood e lasciare volutamente qualche cliffhanger per stuzzicare la curiosità.

Cosa deve dire il “trailer” di un buon  wedding movie (per vendere i biglietti)

Per far sì che l’invitato pensi “Ok, blocco l’agenda, non manco per nulla al mondo”, la tua partecipazione deve:

  • Trasmettere il vostro stile: Font, colori e carta sono la fotografia del tuo film.
  • Anticipare l’atmosfera: Si capirà subito se sarà una festa scatenata a piedi nudi o un ricevimento in una villa del ‘700.
  • Essere chiara: Data, ora e luogo sono la trama essenziale. Senza quelle, il film non parte.

In breve: deve dire “Sta per iniziare il nostro wedding movie. Preparate i popcorn (o i fazzoletti).”

Cosa deve restare “top secret” (l’arte del non detto)

Attenzione però: un trailer che ti racconta tutto il film, dalla prima scena al finale, è un trailer che fallisce miseramente. Con le partecipazioni vige la stessa regola d’oro: bisogna essere maestri nell’arte del vedo-non-vedo. Sarebbe un peccato rovinare la sorpresa del tuo wedding movie personale svelando troppi dettagli tecnici, quindi lascia che la magia accada dal vivo.

Immagina di suggerire l’atmosfera musicale senza dichiarare apertamente se ci sarà un quartetto d’archi o una rock band, oppure di lasciare nell’ombra i dettagli più wow dell’allestimento scenografico per far spalancare gli occhi agli ospiti al loro arrivo. Anche le sorprese più belle, come un ingresso trionfale con il vostro cane, un flash mob improvvisato o un rito simbolico particolare, dovrebbero rimanere segreti custoditi gelosamente fino all’ultimo ciak.

E il cibo? Meglio stuzzicare l’appetito con parole evocative come “cena sotto le stelle” o “banchetto gourmet” piuttosto che inserire il menù completo nell’invito: lasciamo che i sapori siano una scoperta da gustare al momento, non da leggere in anticipo.

La partecipazione crea l’aspettativa. Il resto della storia lo racconterai con le foto, con il filmino di matrimonio e con i ricordi di chi c’era.

Dettagli pratici (anche a Hollywood servono i contratti)

Va bene il sogno, va bene il cinema, ma la partecipazione nozze deve anche portare la gente nel posto giusto all’ora giusta. Quindi, dopo aver curato lo stile, assicurati che ci siano:

  • I nomi degli sposi (i protagonisti!).
  • Data e ora (la première).
  • Location precisa con indirizzo (il set).
  • Dress code (se richiesto).
  • RSVP e scadenza (per la lista degli accrediti).

Psst!Se vai nel panico su cosa scrivere, abbiamo una guida salva-vita dedicata proprio al testo delle partecipazioni. Dacci un’occhiata se non vuoi sbagliare le battute.

5 idee per una partecipazione di matrimonio da Oscar

Vuoi che le tue partecipazioni di matrimonio sembrino uscite da uno studio grafico di Los Angeles? Ecco come renderle un vero trailer:

1. Titoli in stile locandina

Abbandona il classico “Annunciano il matrimonio”. Osa con:

  • “Coming soon: il nostro Sì”
  • “Una produzione [Nome Sposo] & [Nome Sposa]”
  • “Prossimamente su questi schermi (e in questa chiesa)”

2. Sottotitoli narrativi

Aggiungi una riga sotto i nomi che racconti la vostra storia in breve:

  • “Dopo 10 anni di fidanzamento, ce l’abbiamo fatta”
  • “Li avete visti comprare casa, ora guardateli sposarsi” È quel tocco di ironia che rende tutto più umano e meno ingessato.

3. Palette colore = Fotografia d’autore

Nel cinema i colori comunicano emozioni. Fai lo stesso:

  • Film drammatico/elegante? Oro, nero, font serif classici.
  • Commedia romantica nel bosco? Verde salvia, carta ruvida, illustrazioni floreali.
  • Musical colorato? Toni pop, grafica vivace e formati insoliti.

Tutto il coordinato (libretti, menù, tableau) dovrà seguire questa “fotografia”.

4. Easter Eggs per i fan

Nascondi piccoli dettagli per gli osservatori più attenti, proprio come nei film Marvel:

  • Un’icona minuscola che rappresenta dove vi siete conosciuti.
  • Una citazione del vostro wedding movie preferito nascosta nel testo.
  • Le coordinate GPS della location scritte in piccolo.

5. Call to Action da vero regista (specializzato in wedding movie, naturalmente)

L’RSVP non deve essere noioso. Rendilo attivo:

  • “Prenota il tuo posto in prima fila entro il…”
  • “Casting chiusi il [data]. Conferma la tua presenza!”
  • “Spoiler: ci sarà da bere. Dacci conferma entro il…”

Dal trailer ai titoli di coda: la regia perfetta del tuo wedding movie

Una partecipazione curata è solo il primo ciak. Perché il tuo wedding movie sia un successo di critica e pubblico, tutto deve essere coordinato. Dopo il trailer (l’invito), ci sarà la prima scena (l’ingresso), il momento clou (il taglio torta) e i titoli di coda (le bomboniere e i ringraziamenti). E poi, ovviamente, il filmino matrimonio che sarà la vostra versione Director’s Cut per l’eternità.

Noi di Pop The Question siamo pronti a farti da assistenti alla regia per tutta la parte cartacea: da tutte le nostre partecipazioni di matrimonio al tableau de mariage, fino agli inviti per i futuri battesimi (perché ogni saga ha i suoi sequel, no?).

In sintesi, ricordati che:

  1. Il wedding movie sei tu, non un film in TV.
  2. La partecipazione è il trailer: deve gasare gli invitati, non annoiarli.
  3. Non spoilerare tutto subito: lascia un po’ di mistero sul cibo e sull’intrattenimento.
  4. Il coordinato grafico è la tua scenografia: curalo come farebbe un premio Oscar.

Sei pronta a scrivere la sceneggiatura? Noi siamo dietro le quinte a fare il tifo (e a preparare la grafica)!